Pizzoc in crisi energetica sotto la neve
Pubblicato da La Sezione in Pizzoc · Giovedì 07 Gen 2021
A causa del guasto ai sistemi di ricarica verificatosi a fine Novembre e del meteo inclemente, il sistema del Pizzoc ha subito un brutto colpo e per la prima volta da quando installato (oltre vent'anni) è totalmente inattivo. Neppure l'intervento eseguito a metà dicembre ha portato gli effetti sperati, le abbondanti nevicate che sono seguite e che non si vedevano da oltre 10 anni, hanno impedito ed impediscono tuttora ai pannelli solari di fornire alcun apporto energetico. In aggiunta a questo, è stato impossibile usare un gruppo elettrogeno per ricaricare le batterie, un po' per le restrizioni dovute al Covid, che non hanno permesso spostamenti al di fuori del comune di residenza e un po' per le difficoltà oggettive nel raggiungere il sito con l'attrezzatura necessaria. Con la salita di oggi abbiamo infatti constatato la presenza di abbondanti accumuli nevosi (dovuti al vento), che in certi punti sulla strada superano di gran lunga i 3m. Si dovrà quindi attendere il disgelo per poter eseguire interventi strutturali, nel frattempo speriamo in condizioni meteo più favorevoli e soprattutto che le batterie non siano definitivamente compromesse.
Di seguito le foto del sito e alcuni scatti fatti durante la risalita:
Rifugio Citta di Vittorio Veneto, facciata est.
Palo antenne principale, vista da sud.
Dome camera ATV e antenne AREDN.
Facciata ovest del rifugio.
Webcam reflex e webcam storica.
Facciata sud del rifugio.
Lato nord del rifugio.
Palo antenne principale, vista da nord.
Ingresso posteriore.
Lato nord del rifugio.
Piazzale antistante il rifugio.
Facciata sud del rifugio.
Scorcio del Col Visenti e del Col Toront (Nevegal)
Vista sud oltre la staccionata del rifugio.
Scorcio della valle.
Strada che porta al rifugio, si noti la neve accumulata dal vento che supera l'altezza del guardrail di diversi metri.
Accumulo di neve sulla strada che porta al rifugio (riferimento foto precedente).
Rifugio fotografato dalla cima dell'accumulo (riferimento foto precedenti).
Partenza dal bivio con la strada che porta in Cansiglio.
Fino al primo tornante la strada sembra praticabile anche da un normale 4x4.
La giornata di prima mattina è spettacolare almeno quanto i panorami che si possono ammirare.
La strada ben presto risulta percorribile solo a piedi (o ciaspole/sci).
Al bivio per Cadolten si può confrontare l'altezza della neve rispetto ai cartelli stradali (forse un po' più bassi del normale).
Ad una misura empirica (bastoncino infilato nella neve) siamo a circa 80 cm di neve fresca.
Taglio nel bosco per accorciare i tempi di salita.
Uscita dal bosco, qui tutte le tracce sono coperte dalla neve fatta ieri o nella notte, oggi non è ancora passato nessuno di qua.
Panorama verso Cadolten e Pian dell'Erba.
Panorama verso la Piana del Cansiglio e i monti dell'Alpago, le nuvole basse non consentono di godere a pieno dello spettacolo.
Malga Coro vista dall'alto.
Arrivo in cima con la vista del traliccio dei VVFF che sembra una "scultura" di ghiaccio.
Rientro seguendo i pali della linea telefonica.
Gli accumuli di neve portata dal vento ricoprono la strada in più punti, passerà parecchio prima di poterci passare in auto.